Immagine di copertina

L'Inquisitore di Giava : con i ricordi di una cicciona e le memorie di un interprete di guerra battute a macchina, inframezzati da racconti, lettere e lamentele del figlio maggiore e commentati da suo fratello

Birney, Alfred

Monografia moderna

Abstract:   Non è facile per Alan Noland capire chi sia suo padre Arto: un uomo rude, violento con la moglie e con i figli, che passa le serate a battere furiosamente sui tasti di una Remington. Sta scrivendo le sue memorie. Da quei fogli Alan scopre la verità sull'oscuro passato del genitore, figlio illegittimo, mezzo europeo e mezzo indigeno, che lavorava come interprete nelle Indie orientali olandesi - oggi Indonesia - al servizio dei Paesi Bassi, soprattutto contro gli indipendentisti locali. Ma Arto non si limitava a tradurre: conduceva interrogatori, spesso brutali, e il confine tra il ruolo dell'interprete e quello dell'inquisitore, se non del boia, poteva essere molto sottile... Spetterà ad Alan ricostruire insieme la verità storica e la propria identità familiare, arrivando a comprendere come il conflitto possa trasformare un uomo in un mostro e quanto l'ideologico ottimismo del dopoguerra abbia contribuito a nascondere un capitolo terribile e cruciale della storia europea.

Posseduto da:   Biblioteca comunale di Ariano nel Polesine

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