Monografia moderna
Abstract: E se molti dei conflitti sociali che di norma imputiamo a sentimenti razzisti o xenofobi celassero in realtà una matrice comune, che ha a che fare più con lo status economico che con letnia o nazionalità delle persone? Se fosse la povertà il catalizzatore che amplifica la naturale diffidenza per ciò che è diverso trasformandola in avversione, disprezzo, terrore? I limiti del nostro pensiero coincidono con i limiti del nostro linguaggio, e dare un nome alle patologie sociali è il primo passo per iniziare a curarle. Finora non esisteva un termine per definire una realtà sociale ubiqua, permeata da atteggiamenti di paura, rifiuto e ostilità. Adela Cortina a questa realtà ha dato un nome, destinato ad acquistare sempre più peso nel dibattito sociopolitico: aporofobia, la paura dei poveri. È stato un sentimento aporofobo a indirizzare le politiche pubbliche in unottica sempre più marginalizzante: in un mondo dominato dal mercato, anni di ordinanze antidegrado e architettura ost [...]
Posseduto da: Biblioteca del Seminario Vescovile 'S. Pio X'