Immagine di copertina

Quaderni di Mosca

Mandel'stam, Osip

Monografia moderna

Abstract:   Con i Quaderni di Mosca, a partire dal 1930, si apre la cosiddetta seconda stagione della poesia di Mandel'stam, caratterizzata dall'abbandono del tono classico ed elevato a favore di una mescolanza di registri stilistici e forme metriche, un laboratorio in cui conta piú di tutto lo «slancio» poetico, in grado di trasformare in cicli di poesie un flusso di materiali eterogenei, autobiografici, storici e letterari, con una dinamica ambigua, simile a quella dei sogni. Sia il ciclo del viaggio in Armenia che apre il libro, sia quelli successivi ambientati a Leningrado e a Mosca presentano una poesia diretta e colloquiale, eppure così sfuggente, in grado di mescolare immagini della vita quotidiana con dotte citazioni letterarie, di sovrapporre piani temporali e spaziali diversi, di rappresentare la realtà nella sua natura pluristratificata e intimamente contraddittoria. Questo libro così fondamentale per la storia della poesia del Novecento non era mai stato integralmente tradotto in ital [...]

Posseduto da:   Biblioteca dell'Accademia dei Concordi di Rovigo

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