Monografia moderna
Abstract: Il protagonista di questa bruciante confessione non può proprio definirsi un eroe: è un uomo istintivo e violento, che durante la Seconda Guerra Mondiale si è fatto strada in quella che sarebbe stata chiamata Germania Est a suon di stupri, ma allo stesso tempo è un individuo capace di grandi slanci emotivi e dotato di una sensibilità che può solo definirsi tipicamente russa. Ormai è vecchio e l'antica autoindulgenza ha lasciato il posto al rimorso e all'amarezza: decide di tornare in patria - da cui era fuggito vent'anni prima - e intraprendere un ultimo disperato viaggio attraverso la Siberia, nei luoghi che lo videro internato in un gulag da dopo la guerra fino al mutamento del clima politico successivo alla morte di Stalin. Le giornate al suo interno sono scandite da un implacabile calendario di violenze: nel campo la vita nuda si rivela in tutta la sua crudeltà e quell'esperimento chiamato Unione Sovietica viene a reclamare il suo costo in vite umane. A Norlag, un inferno artico p [...]
Posseduto da: Biblioteca scolastica dell'Istituto di Istruzione Superiore Polo Tecnico di Adria