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Vipera : nessuna resurrezione per il commissario Ricciardi

De Giovanni, Maurizio

Monografia moderna

Abstract:   Napoli, 1932: manca una settimana alla Pasqua. Al Paradiso, esclusiva casa di tolleranza nella centralissima via Chiaia, la prostituta più famosa è ritrovata morta. Maria Rosaria, detta Vipera, vanto e principale attrazione del bordello per la sua straordinaria bellezza, è stata soffocata con un cuscino. L'ultimo cliente sostiene di averla lasciata ancora viva, il successivo di averla trovata già morta. Al commissario Ricciardi, che ha il dono terribile di vedere i morti ammazzati e ascoltare le loro ultime parole, il fantasma di Vipera ripete: il mio frustino, il mio frustino. L'oscura frase potrebbe riferirsi al soprannome dell'ultimo cliente, l'ambulante di frutta e verdura Peppe 'a frusta, o ai gusti sessuali di Alfonso, il commerciante di arredi sacri con tendenze sadomasochiste che ha scoperto il cadavere. Ma molti sono i personaggi che ruotavano intorno alla donna e potevano avere un motivo per ucciderla: avidità, frustrazione, invidia, bigottismo. Mentre la primavera accende i [...]

Posseduto da:   Biblioteca comunale di Adria ; Biblioteca comunale di Ariano nel Polesine ; Biblioteca comunale di Occhiobello ; Biblioteca comunale di Porto Viro ; Biblioteca comunale di San Martino di Venezze ; Biblioteca comunale di Villadose "Guerrino Rizzo" ; Biblioteca dell'Accademia dei Concordi di Rovigo

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