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Il femminismo non è un brand

Guerra, Jennifer

Monografia moderna

Abstract:   Oggi a un'adolescente basta aprire Instagram per imbattersi in riflessioni femministe (o pseudofemministe), risparmiandosi la necessità di unirsi a un collettivo o a un gruppo di autocoscienza. Brand di abbigliamento si improvvisano femministi e producono magliette in serie con frasi inneggianti al girl power. Pagine social e piattaforme digitali graficamente accurate alternano post o storie motivazionali a inserzioni pubblicitarie. Innumerevoli servizi immateriali propongono corsi sull'empowerment, sulla valorizzazione femminile, su come rendere piú women friendly il proprio business. Inoltre l'ossessione recente per le celebrity femministe promuove l'idea che un certo tipo di femminismo sia da mettere in soffitta per fare spazio a un femminismo nuovo, egemonico, che nasconde sotto il tappeto i pensieri piú radicali e si fa portatore di valori positivi, anche se profondamente contraddittori. Come scrive Jennifer Guerra in questo saggio acuto, la recente riemersione del soggetto polit [...]

Posseduto da:   Biblioteca comunale di Trecenta

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