In occasione della Giornata Internazionale della Donna, ecco alcuni nomi di autrici da leggere nel nostro catalogo
Si avvicina anche quest’anno l’8 marzo, data in cui ricordiamo la Giornata Internazionale della Donna. Per celebrarla, la Biblioteca vi offre cinque brevi profili di scrittrici italiane da scoprire e riscoprire. Spaziando dai gialli al romanzo storico, per passare per i romanzi d’amore e la saggistica, vogliamo provare a presentarvi queste cinque autrici con la speranza di rendere il loro spessore e mostrarne i lati magari più impensati dalla loro produzione.
In fondo alla pagina trovate altri grandi nomi della letteratura al femminile: cliccando sui link potrebbe arrivare direttamente ai titoli che di ognuna potete trovare nel nostro catalogo.
Buona lettura!
Come scrittrice, Margherita Oggero ha esordito tardi: infatti ha sessantadue anni quando nel 2002 esce il suo primo romanzo. Questo, forse, perché la sua occupazione principale è l’insegnamento: professoressa di letteratura italiana, a Oggero piace ambientare le sue storie proprio tra i banchi di scuola. E non a caso il suo personaggio più noto è quello di Camilla Baudino, interpretata da Veronica Pivetti, protagonista della serie tv Provaci ancora, prof. Prima di essere materiale per uno sceneggiato televisivo, le indagini di questa insegnate-detective erano in realtà una serie di fortunati romanzi gialli. Oltre ad altri romanzi più recenti, in biblioteca potete trovare i primi tre libri della serie: La collega tatuata, Una piccola bestia ferita e L’amica americana.
Se avete letto delle shopaholic di Sophie Kinsella o i gialli di Alexander McCall Smith, ma anche Ian McEwan, Philip Roth o Scott Turow, potreste aver notato il nome di Stefania Bertola sul frontespizio. Bertola, oltre a essere una traduttrice, è anche una penna non ancora troppo nota prestata al romanzo rosa. Probabilmente i suoi romanzi, per la maggior parte ambientati nella sua Torino, tendono a scomparire tra le varie Danielle Steel e Felicia Kingsley perché amano giocare con il genere e raccontare storie d’amore e d’amicizia un po’ meno zuccherose e un po’ più autoironiche. Se volete provare a darle una possibilità, perché non partire da La soavissima discordia dell'amore o Romanzo rosa?
Valeria Parrella è un’autrice difficilmente classificabile. Giornalista, romanziera, autrice di racconti e drammaturga, l’anno scorso ha pubblicato un libro che, come lei, fatica a essere rinchiuso nei limiti di una sola categoria. Si intitola La fortuna e, anche se segue le vicende di un ragazzo che vive gli spaventosi giorni dell’eruzione del Vesuvio nel 79 dC, non può essere del tutto definito un romanzo storico. Si tratta di una storia che parla della Storia, ma senza limitarsi a questo: il risultato è una riflessione sulle risorse che ognuno di noi impiega di fronte alla catastrofe, impreziosita dalla cura per il dettaglio storico con cui Parrella, laureata in Lettere Classiche, confeziona la sua opera.
Quanti nomi di scrittrici della letteratura italiana del Novecento si possono quasi definire ignoti? Quanti titoli di pregio scritti da penne femminili sono finiti fuori catalogo? Il progetto Mis(s)conosciute raffigura la letteratura italiana al femminile come un enorme iceberg: la punta visibile rappresenta quei pochi nomi noti, mentre sotto la superficie del mare, a diversi livelli di profondità, troviamo un centinaio di nomi memorabili, eppure persi nelle pieghe del tempo. La giornalista Matilde Serao, la poetessa Antonia Pozzi, la traduttrice Fernanda Pivano, le sorelle Giussani, la filologa Maria Corti sono solo alcuni dei nomi che hanno contribuito alla crescita del patrimonio culturale nostrano, nomi che oggi ci sembrano sbiaditi. Per iniziare questo viaggio di riscoperta, vi proponiamo una selezione di opere della scrittrice Anna Maria Ortese, le cui opere, venate di surrealismo e realismo magico, le sono valse numerosi premi, tra cui il Viareggio e lo Strega del 1967.
Ancora oggi il nome di Bianca Pitzorno richiama alla memoria alcuni tra i più memorabili titoli della letteratura per ragazze e ragazzi italiana. Ma non molti sanno che il talento di Pitzorno va ben oltre i limiti di questo preciso genere. Non solo ha scritto per il teatro, ma anche per la televisione; è stata editor, paroliera, illustratrice e traduttrice di fama, tanto che il suo lavoro è stato riconosciuto anche all’estero. Negli ultimi anni, Pitzorno si è dedicata soprattutto alla saggistica e al romanzo per adulti. In biblioteca potete trovare due dei suoi ultimi titoli: Sortilegi, un trittico di racconti di ambientazione storica, e Il sogno della macchina da cucire, che segue le vicende di una sartina dell’Ottocento, due prove di narrativa che l’autrice sfrutta non solo per raccontare una storia, ma anche per riflettere sulla condizione femminile.
Qualche titolo scritto da donne per la Giornata Internazionale della Donna